In occasione delle manifestazioni che hanno avuto luogo recentemente ho chiesto ad un alunno che fa parte del Collettivo Sociale Canossa di descrivere in modo generale com’è nato e quali sono gli obiettivi del loro gruppo studentesco.
Potresti dirmi chi siete e come nascete?
Siamo il collettivo Sociale Canossa (CSC), nasciamo con l’intento di mobilitare e organizzare politicamente e socialmente la scuola.
Di cosa vi occupate?
Ci occupiamo di supportare gli studenti riguardo le vertenze che ci toccano ogni giorno da vicino; per questo abbiamo, ad esempio, la rete di supporto studenti che svolge la funzione di sindacato degli studenti, dando una risposta organizzata e numerosa a tutte le problematiche che ci circondano.
Come operate per manifestare il vostro dissenso riguardo certe tematiche?
Noi manifestiamo e cerchiamo di portare gli studenti dalle scuole alle piazze al fine di dimostrare la nostra discordanza riguardo alcune istanze sul sistema scolastico.
Avete altri gruppi connessi o operate solo al Liceo Matilde Di Canossa?
Facciamo parte di una rete di collettivi studenteschi di Reggio Emilia; andando indietro nel tempo, l’anno scorso, il Collettivo Rabun (che in lingua curda significa “rivolta”) fece una manifestazione il 28 gennaio, dopo la quale ci fu un’assemblea pubblica che riuscì a porre le basi per la creazione di tre nuovi Collettivi studenteschi: Collettivo Canossa, Collettivo Moro e Collettivo Chierici, oggi rispettivamente “CSC”, “Collettivo Moro”, ”Collettivo Goat” .
Quindi a oggi quanti sono i collettivi in totale?
Oggi i collettivi sono cinque, dopo la nascita di un’ulteriore collettivo nell’istituto Blaise Pascal.
Come sono organizzati oggi i collettivi?
Ci occupiamo di collaborare mediante il coordinamento del Collettivo Rabun il quale ora si occupa della mobilitazione studentesca nelle strade e ci attiviamo nelle scuole grazie ai collettivi precedentemente elencati formatisi lo scorso anno.
Hai qualcosa da aggiungere in conclusione?
Volevo aggiungere che nel Canossa lavoreremo sempre per il bene degli studenti attraverso lal’ socialità e soprattutto l’organizzazione politica che è il nostro punto chiave, sia da vicino sia in maniera generalizzata.
di Ludovico Santini
