SOCIOLOGI PER UN GIORNO

di Laura Cuccaro e Letizia Ferrari

Il progetto di sociologia qualitativa in collaborazione con il dott. Alberto Pioppi, è stato significativo per noi ragazzi del Liceo Matilde di Canossa. L’esperienza è stata particolarmente coinvolgente e formativa: noi ragazzi ci siamo messi in gioco, immedesimandoci nel ruolo di sociologo per un giorno.

L’attività era volta all’osservazione dei vissuti sociali delle persone interpellate attraverso
domande sul senso della vita. Il progetto era suddiviso in tre parti. Nella prima abbiamo svolto
una lezione “introduttiva” a scuola, nella quale ci siamo divisi in gruppo e abbiamo scelto le
tematiche da proporre alle persone intervistate.

Nello specifico, la mattina del 23 febbraio, nonostante la pioggia un po’ insistente, siamo riusciti
ad avere l’attenzione dei passanti presso il centro storico di Reggio Emilia. Abbiamo posto
domande sul multiculturalismo, le dipendenze, la moda, la ricerca della felicità e, molto
interessante, sulla percezione che gli anziani hanno di noi giovani. Abbiamo registrato molte
risposte anche accurate e a volte contrastanti, in base all’età e al sesso.
La terza fase “ laboratoriale- restitutiva” dell’esperienza ha riguardato l’esposizione in classe dei
dati raccolti tramite lo storytelling. Per gli studenti delle terze classi del liceo Canossa è stata un’
esperienza didattica di altissimo valore formativo che ha consentito la messa in atto di
competenze trasversali, quali la creatività, il problem solving, il decision making conoscendo e
confrontando altri punti di vista. E’ importante andare oltre al proprio pensiero e avere sempre
voglia di conoscerne di differenti, che possono anche arricchire dal punto di vista generazionale. In generale suggeriamo ai giovani come noi un atteggiamento di curiosità e di problematizzazione della realtà per cogliere i diversi intrecci fra ambienti di provenienza e relazioni interpersonali, con uno sguardo che superi le differenze culturali e tenda alla partecipazione attiva alla vita della comunità, che nella nostra città sembra essere molto viva.

Vogliamo ringraziare oltre al dott. Pioppi, anche i nostri insegnanti che nell’ambito del dipartimento di Scienze umane del nostro Istituto liceale hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto di didattica orientativa.

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