E tu, sai che cos’è la Consulta?

di Briselli Silvia

Non so se lo sapete ma, all’interno del nostro Istituto (oltre alla presenza dei Rappresentanti d’Istituto), è presente anche la Rappresentante di Consulta. Abbiamo avuto l’occasione di intervistarla: si chiama Katia De Nicola, è di 5I e sono ormai due anni che ha questo ruolo di rappresentante. Ora proveremo a spiegare un po’ cos’è questa consulta, quali sono le figure presenti e quali argomenti vengono trattati.

Katia, ma quindi puoi spiegare cos’è la consulta?

La consulta è un organo presente in tutti gli Istituti superiori, chi viene eletto diventa presidente di consulta e ottiene un mandato che dura due anni. Il rappresentante ha il compito di mettersi in contatto e collaborare con i rappresentanti di altri istituti per affrontare problematiche relative all’ambiente scolastico. Quest’organo spesso fa sì che ci sia una collaborazione anche con persone di alto rilievo come per esempio il sindaco e vari assessori.

Com’è formata la consulta e quali sono le figure presenti all’interno?

È presente una giunta, cioè una selezione di alcuni rappresentanti il cui numero però può variare. Al suo interno i ruoli fondamentali sono tre: vi è il presidente, il vicepresidente e il segretario. Essi vengono eletti tramite votazioni segrete, spesso avviene attraverso l’uso dei bigliettini. Il segretario, ovvero il ruolo che ricopro io quest’anno, deve redarre un verbale e alla fine del mandato ci dovrebbe essere un mandato conclusivo.

La “plenaria” che cos’è?

La plenaria è una riunione che viene indetta una volta al mese e in cui si parla dell’ordine del giorno. All’interno della plenaria ci sono varie commissioni come per esempio quella dei trasporti, del benessere, degli eventi, dell’orientamento e dell’alternanza scuola lavoro. Le commissioni a loro volta sono dei piccoli sottogruppi che trattano di tematiche specifiche.

Ma Katia, come hai scoperto della consulta e quali sono i procedimenti per diventare rappresentate?

Io già conoscevo la consulta, e le procedure sono abbastanza lineari e semplici. In poche parole bisogna portare un “motto” che serve poi per l’elezione. Il mandato, come detto prima, è di due anni, ma ci sono anche le suppletive. Le elezioni sono cartacee come per i rappresentanti d’istituto ma, a differenza loro, quando ti presenti devi portare almeno 20 persone, affinché firmino a sostengono del lavoro che si andrà a compiere.

Quali sono i temi che trattate?

I temi trattati sono diversi e recentemente abbiamo affrontato anche la questione del femminicidio, erano presenti esponenti del commissariato dei carabinieri ed alcune associazioni. Abbiamo organizzato questa giornata dove il commissario dei carabinieri ha spiegato la burocrazia per chiedere aiuto e come vengono raccolte le testimonianze. Inoltre era stata adibita anche una stanza per le donne vittime di violenza. In questa occasione ha partecipato anche “Soroptimist”, ovvero un’associazione di donne impegnate in attività professionali e manageriali, si tratta di una voce universale per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione.”

Per quanto riguarda le riunioni invece? Cosa puoi dirci?

Le riunioni sono a livello regionale con la presenza del CNCP cioè una grande riunione, a livello nazionale, di tutti i presidenti. Questa riunione si tiene a Roma, ma da quest’anno potrebbe cambiare o il luogo in cui essa si terrà o la modalità.

Grazie mille Katia, ormai siamo arrivate alla fine di questa tua intervista, ma c’è un’ultima domanda che volevamo farti: ti è piaciuto svolgere questo ruolo?

Si, per me è un’esperienza molto bella soprattutto perché è sempre presente una grande collaborazione, sia con il Preside, sia con le varie associazioni, i vari enti… così come è bello anche affrontare varie tematiche e provare a trovare anche soluzioni per le diverse problematiche.

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